martedì 10 maggio 2011

I PROTAGONISTI

1.Fin dall'antichità i dotti si erano posti il problema della natura della luce e del meccanismo della visione.La  scuola pitagorica supponeva che dagli occhi emanassero raggi,toccando i corpi a distanza,davano origine alla percezione.Democrito ammetteva al contrario che dai corpi partissero particelle materiali che colpivano l'occhio.


2.Per Platone tanto dagli occhi,quanto dai corpi partivano effluvi che,incontrandosi in linea retta,genererebbero la visione (inoltre per la visione di Platone sulla luce si può far riferimento al mito della caverna).


3.Padre Grimaldi (XVII secolo) ebbe per primo l'idea che la luce si propagasse per onde elastiche,come il suono.


4.Chi sviluppò maggiormente quest'intuizione fu però Christiaan Huygens ,portavoce della teoria ondulatoria, portando avanti un dibattito sulla natura della luce ora noto come dualismo onda-copuscolo della luce. Il perchè di questo dualismo era da ricercare nel fatto che la luce sembrava comportarsi come una onda e come un corpuscolo a secondo degli esperimenti effettuati, senza però manifestare contemporaneamente i due aspetti.Ipotizzò inoltre un materiale attraverso il quale potesse avvenire la propagazione:l'etere.


5.Con il XVI si arrivò anche alla spiegazione del fenomeno di dispersione della luce attraverso un prisma,analizzato da Isaac Newton nel 1666, mostrando la convivenza di più lunghezze d'onda corrispondenti a relativi colori, costretti a separarsi nel passaggio attraverso il prisma. Newton fu molto combattuto tra quella che fu definita la teoria ondulatoria e quella corpuscolare secondo cui la luce era fatta di particelle materiali che si propagano in linea retta.


6.Con l'arrivo della seconda metà del XIX secolo Faraday e Maxwell intuirono l'identità di natura dei fenomeni elettrici e di quelli luminosi,vedendo la luce come radiazione elettromagnetica costituita quindi da un campo elettrico e uno magnetico che si propaga nello spazio trasversalmente al raggio di propagazione.


7.Con Planck venne poi introdotta l'idea,riaffrontata dopo anche da Einstein con l'effetto fotoelettrico,della propagazione della luce secondo corpuscoli chiamati quanti o fotoni,costituiti da pura energia.